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mercoledì 12 giugno 2013

Inferno di Dan Brown a Firenze 3 di 3

Le avventure del Professor Robert Langdon si snodano anche in altre città, italiane e non. Vediamo gli ultimi due punti caldi che potrete vedere visitando Firenze sulle orme del personaggio creato da Dan Brown!
  • Duomo di Firenze. Alla fine del libro, Robert Langdon, torna a Firenze dove si va alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, o il Duomo. Il duomo è stato progettato nel 1296 e costruito sui resti di una cattedrale del IV secolo, ma la cupola fu aggiunta in seguito. Conosciuta come la Cupola del Brunelleschi, fu completato nel 1436 ed è stata la più più grande al mondo fino alla costruzione della Basilica di San Pietro nel 1615. L'interno della cattedrale è in gran parte disadorna anche se ci sono un paio di pezzi d'arte, tra cui un affresco di Dante e la sua Divina Commedia.
Foto da: en.wikipedia.org
L'ultima location secondo me ha fatto guadagnare a Dan Brown un free pass a vita per un'ottima sistemazione in città. Riconoscete questa torre?

Foto da: travelling.travelsearch.it 

martedì 11 giugno 2013

Inferno di Dan Brown a Firenze 2 di 3

Ecco altre due "location" interessanti per i lettore delle avventure del Professor Robert Langdon!
Due edifici famosi nel mondo, che non mancano mai di stupire con la propria imponente bellezza anche il fiorentino che ha la fortuna di trovarseli davanti tutti i giorni!

Palazzo Vecchio di notte
  • Palazzo Vecchio. E' tuttora il municipio di Firenze, anche se è uno splendido museo. Risale alla fine del XIV secolo e si affaccia su Piazza della Signoria. Un tempo era collegato ai vicini Uffizi tramite la parte iniziale del Corridoio Vasariano. E' uno dei monumenti più famosi di Firenze e la sua torre si erge sopra la città (all'inizio di "Inferno", Langdon capisce dove si trova alzando lo sguardo e vedendo la torre). Le stanze sono decorate con opere e affreschi di diversi artisti del Rinascimento, notevolissimo è il Salone dei Cinquecento, splendido e curioso lo studiolo di Francesco I.
Riconoscete l'indizio per individuare il quarto luogo di Firenze? Piccoli indizi: Dante, Paradiso... Divina Commedia?


Foto da: commons.wikimedia.org 

Inferno di Dan Brown a Firenze 1 di 3

Sebbene non sia una fan di Dan Brown non si può rimanere impassibili si fronte a un autore così letto che ambienta il suo best seller a Firenze. Anche perchè il famoso scrittore americano è stato nei giorni scorsi a Firenze durante il suo tour promozionale. Ma dove è ambientato il libro? In quali meravigliosi luoghi si snodano le avventure di Robert Langdon?
Vediamone 6 insieme!

Grotta del Buontalenti, Giardino di Boboli
  • Giardino di Boboli. Una delle meraviglie di Firenze, che bellezza trovare in pieno centro un giardino così lussureggiante, che riempie gli occhi! Si trova fra Palazzo Pitti e l'uscita del Corridoio Vasariano. Perdiamoci nei vasti giardini, ricchi di sculture, fontane, fiori, passerelle e, come descritto nel libro, grotte nascoste! 


Aspetta un po'... Dove è stata scattata questa fotografia? Da un luogo tanto affascinante quanto difficile - e costoso!- da visitare...

lunedì 10 giugno 2013

Come si fa il sapone? Ingredienti, attrezzature e utensili

Senza perdere mai di vista le fondamentali regole di sicurezza, vediamo le ATTREZZATURE, gli UTENSILI e gli INGREDIENTI per fare il sapone in casa

ATTREZZATURE DI SICUREZZA vedi anche qui

  • Indossare un capo a maniche lunghe
  • Guanti di gomma
  • Occhiali da piscina
  • Mascherina contro le inalazioni 

UTENSILI

  • Bilancia elettrica (con display)
  • Termometro da cucina (con display)
  • Pentola in acciaio inox
  • Caraffa di vetro
  • Bicchierino in plastica usa e (soprattutto) getta, da NON riutilizzare
  • Cucchiai in acciaio inox
  • Cucchiai in legno (visto l'assorbenza di questo tipo di materiale, gli utensili in legno sono da usarsi solo ed esclusivamente per questo scopo)
  • Frullatore a immersione
  • Stracci o vecchie coperte
  • Stampi flessibili (ottimi quelli in silicone, buoni quelli in plastica, tipo i bicchierini che abbiamo usato noi)

INGREDIENTI
  • 1 chilo di olio d'oliva (che sia buono, ma non sacrificate quello ottimo del contadino). Mi raccomando, un CHILO, non litro!
  • 128 grammi di soda caustica (NaOH)
  • 300 grammi di acqua. Mi raccomando, 300 grammi, pesate, non andate a vista! 
  • 10 ml di  olio essenziale delle fragranza che freferite (noi lavanda)
  • 1 cucchiaio di spezie e fuori secchi (lavanda)
  • cucchiaio di farina di riso
Questi sono gli ingredianti che ho visto usare. So che si possono anche usare latte, thè o succhi di frutta, ma limitiamoci all'acqua!

Come si fa il sapone? La sicurezza prima di tutto



Durante Agripolis ho assistito a una dimostrazione e adesso so che fare il sapone non è difficile! 
Ci sono semplici ma RIGOROSE Regole di Sicurezza da seguire SEMPRE.
Foto da: my.safetyfirst.com 
Leggetele.
Studiatele.
Imparatele.
Leggetele un'altra volta.
Ricordate anche che, cmbiando le quantità, cambiano anche le proporzioni dei materiali, dovrete quindi rifare i conti ACCURATAMENTE.
  • Conservate la soda caustica nel suo contenitore chiuso ermeticamente e tenetelo al di fuori dalla portata di bambini o animali domestici perchè è MOLTO PERICOLOSA.
  • La soda caustica é MOLTO PERICOLOSA anche perché è instabile e si lega molto velocemente con i liquidi (anche l'umidità dell'aria), anche per questo il contenitore deve essere ben sigillato. La soda caustica è corrosiva (caustico = che brucia) e a contatto con l'organismo può provocare SERIE FERITE e USTIONI. 
  • Fra le cose da procurarsi infatti ci sono occhialini da piscina, guanti di gomma e una mascherina per evitare l'inalazione dei vapori della soda.
  • L'avvertenza di usare i guanti maneggiando il sapone vale per circa un mese dalla produzione.
  • Utilizzare unicamente contenitori di alluminio e vetro, con l'imboccatura larga e lavateli subito dopo l'uso sotto acqua corrente.
  • Pesate la soda in contenitori usa e getta, tipo bicchierini di plastica e gettateli SUBITO nella spazzatura.
  • Tutte le regole sono importanti, fra queste: versare la SODA nel LIQUIDO, non il contrario! Farlo significherebbe provocare una reazione immediata di schizzi MOLTO PERICOLOSI.
  • Ve l'ho detto che la soda è PERICOLOSA?
  • Meglio usare contenitori resistenti al calore e comunque mettere il recipiente nel lavello. In caso di rottura causata dall'alta temperatura, ci saranno meno frammenti in giro e la soluzione caustica andrà dritta nello scarico. Ricordate di versare la SODA nel LIQUIDO e di farlo lentamente, mescolando bene.
  • Utilizzate gli strumenti SOLO per questo uso e sciacquateli bene sotto copiosa acqua corrente. 
  • Abbiate cura che il procedimento abbia la vostra indivisa attenzione. Niente TV, niente bambini o animali in giro, NIENTE DISTRAZIONI!
  • Nel malaugurato caso si contatto con la pelle o con gli occhi, lavate subito la parte interessata con abbondante acqua corrente e CHIAMATE SUBITO UN MEDICO. In caso di ingestione, CHIAMATE SUBITO UN'AMBULANZA. 
  • Fare il sapone è utile e può essere anche divertente, ridcordate sempre che la soda è PERICOLOSA! OK?

Come si fa il sapone? Procedimento

Dopo aver letto, capito e imparato le fondamentali regole di sicurezza, aver cercato un ritaglio di tempo tranquillo per noi, senza bambini, cani, gatti in giro e reperito le attrezzature, gli utensili e gli ingredienti, ritagliamoci uno spazio sgombro e vediamo finalmente cosa fare!

METODO A FREDDO

E' un procedimento che richiede rigore perchè potenzialmente PERICOLOSO, quindi OCCHIO!

Pesate sempre con precisione, non andate a occhio!  

Disponete gli utensili in cucina, su un tavolo stabile e indossate quanto richiesto.

Pesate con il famoso bicchierino di plastica che poi butterete via (e fate anche la tara) con precisione i 128 grammi di soda caustica. 



Soda caustica
Nella caraffa di vetro, pesate l'acqua (300 grammi), sempre ricordandovi della tara!

Appoggiate la caraffa con l'acqua sul fondo del lavello della cucina, Iniziate a versare la SODA nell'acqua (MAI il contrario!), piano piano, mescolando dolcemente. 



Il signor Marco versa la soda nell'acqua.
Lui non indossa, come dovrebbe, attrezzature di sicurezza. Conosce bene il procedimento e siamo all'aria aperta in una giornata non particolarmente calda e molto ventosa. 
Fate sempre molta attenzione perchè la miscela si scalderà molto velocemente e arriverà anche oltre gli 80 gradi centigradi. Oltre ad essere, come forse saprete, ustionante anche se fosse fredda. Lasciamo che si freddi.
Pesiamo l'olio (un chilo) e mettiamolo sul fornello. Teniamo sotto controllo la temperatura, utilizzando il termometro.




Senza dimenticarci dell'olio che sta scaldandosi, prepariamo gli aromi, mescolando i fiori secchi di lavanda con farina di riso e unendo gocce di olio essenziale di lavanda.




Sia l'acqua con la soda che l'olio devono essere a 45 C°. Dobbiamo fare molta attenzione che i liquidi siano alla giusta temperatura. Quando è il momento, versiamo la soluzione caustica nell'olio, piano piano, mescolando con il cucchiaio di legno.





Sostituiamo il cucchio di legno (che useremo sempre e solo per questo tipo di preparazione) con il frullatore ad immersione.




Ci vorrà davvero poco per rendersi conto che è in atto la "nastratura", il nostro composto sta diventando lattiginoso!




Quando abbiamo raggiunto la consistenza desiderata possiamo aggiungere i nostri aromi!




Continuiamo a mescolare... Siamo quasi alla fine! E' ora di versare il composto nei nostri bicchierini. Ricordiamo che vanno bene anche i vasetti dello yogurt ben puliti.




Adesso dobbiamo solo preoccuparci di NON toccare il sapone e di tenerlo al caldo per un paio di giorni. Per sicurezza, togliamolo dallo stampo dopo 6/8 settimane.
Eccolo qua!



Uno gnomone a Firenze?!?! E anche gratis!

Appuntamento con uno gnomone 3 mattine a Firenze, proprio all'interno del Duomo! Ma di cosa stamo parlando? Gnomone deriva dal greco "indicatore" ed è un palo, un obelisco o una colonna che permette di misurare la posizione del sole. A Firenze c'è il più grande del mondo, a ben 90 metri di altezza. Un questo caso però, si tratta di un foro! 
Foto da: arcetri.astro.it 

Allora, quando sarà questo appuntamento? E cosa vedremo?

Un unicorno a Palazzo Vecchio!

Una domenica di maggio ho avuto la fortuna di partecipare a una visita guidata a Palazzo Vecchio, e allo "Studiolo di Francesco I". Ci accompagnava l'ottima Giulia Bartolacci, che ci ha coinvolto nelle trame storiche senza annoiarci un attimo!
Attualmente vi si accede dal magnifico Salone dei Cinquecento, anche se in origine era la stanza più privata di Francesco I. Era qui che il figlio di Cosimo I de' Medici e di Eleonora di Toledo, coltivava i suoi interessi scientifici, era infatti un appassionato di alchimia!


 Foto da: museicivicifiorentini.comune.fi.it
Lo studiolo, realizzato e progettato da Giorgio Vasari, era un piccolo ambiente senza finestre, solo con una presa d'aria per il ricambio. Immaginiamoci la meraviglia che doveva suscitare avere il grande privilegio di visitarlo accompagnati dal padrone di casa che mostrava orgoglioso i suoi tesori! 
Ma quali erano questi tesori? Forse i preziosi dipinti che adornano le pareti e la volta? Niente di più errato!