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venerdì 29 novembre 2013

5 opere di “Andy Warhol: una storia americana” a Palazzo Blu a Pisa

Al termine della mostra ho valutato se acquistare il bellissimo libro della mostra “Andy Warhol: una storia americana” ma l'ho trovato costoso (di certo non più di altri libri simili, ma ero a corto) e ingombrante (avevo davanti un viaggio lungo e ho una mano fasciata e ora me ne pento!!!), ma un ricordo lo volevo! Mi sono dirottata sulle cartoline. Ne volevo al massimo 5. Quali ho scelto e perché?



  • Il simbolo del dollaro perché era un'opera che non ricordavo. 


  • Una delle mille immagini di Marilyn perché SI'!

  • Mick Jagger perché la rassegna delle opere che lo raffigurano mi è piaciuta moltissimo, forse per come l'artista è intervenuto sulle opere, in maniera comunque diversa dalle altre.   

  • I papaveri perché sono la prima di una serie di opere e la dimostrazione di come si può variare un soggetto fotografato da altri e reinterpretarlo.



  • L'inaspettato. Sapevo delle lattine di zuppa Campbell riprodotte ossessivamente ma non me l'aspettavo su un panno, a mo' di arazzo!

giovedì 28 novembre 2013

“Andy Warhol: una storia americana” a Palazzo Blu a Pisa

Finalmente sono riuscita a visitare la mostra Andy Warhol: una storia americana” a Palazzo Blu a Pisa. E' un'esposizione di oltre 150 opere che sarà aperta fino a domenica 2 febbraio 2014.
Non vado pazza per l'arte moderna ma, a pelle, Warhol mi è sempre piaciuto. Sicuramente per le frequentazioni che ha avuto con il mondo della musica. Abbiamo avuto il piacere di farci guidare da Luca C.
Palazzo Blu ci permette anche di buttare un'occhiata sul lungarni illuminati dal tramonto, che fa sempre bene! All'inizio trovo un po' spiazzante che il guardaroba sia self service (positivo: è gratis, negativo: non tutto sanno gestirsi e ci sono armadietti vuoti ma inutilizzabili perché senza chiave) e posizionato all'interno della mostra ma subito prima dell'uscita. Trovo altrettanto singolare che foto scattate all'interno della mostra siano accettate al contest promosso dall'organizzazione quando c'è il divieto di fare foto! Mah! Le foto che accompagnano questo post sono tratte quindi dal contest.
All'inizio veniamo accolti da un autoritratto di Andy Warhol stesso, come un virgilio che ci guiderà nel nostro viaggio per vedere il mondo attraverso i suoi occhi, nonostante abbia appuntato un badge con scritto VISITOR proprio sulla giacca!Guida e spettatore al tempo stesso!
Mi ha fatto piacere sapere che i genitori avessero colto le inclinazioni artistiche e lo avessero spinto a coltivarle. Non lo davo per scontato, lieta di essermi sbagliata. 

Si passa poi subito ai papaveri. E' una serie di riproduzioni di una foto altrui, colorata vivacemente, al positivo, osando anche sbavare e scontornare le forme. 




Poi si impone alla nostra attenzione un'opera di notevoli dimensioni, con il simbolo del dollaro colorato su un blu petrolio che ha un aspetto grottesco, quasi fumettistico. 




Vederlo così, fuori misura, con colori e grafica diversi dalla sua rappresentazione classica, fa un effetto straniante.
Subito dopo passiamo alle "sculture". Non ci sono marmi o legni pregiati, solo riproduzioni fuori scala del detersivo "Brillo", la cui confezione già aveva un carattere fumettistico e colori patriottici. Ancora un oggetto di uso quotidiano moltiplicato e amplificato. 
Poco più avanti ci attende la famosa serie delle zuppe Campbell, ripetute e riprodotte all'infinito, ma prima il mio sguardo viene catturato da un inatteso arazzo in tessuto che riproduce in colori psicadelici, quasi ma non fluo, la zuppa al pomodoro. Ecco un'opera che mi porterei volentieri a casa!




Warhol riprodusse le lattine di zuppa in così tante versioni che è anche esposto un abitino confezionato con stoffa stampata con quel motivo!






Una serie di ritratti dell'artista ci accompagna al piano di sopra. Sono foto di piccolo formato, che ne testimoniano la trasformazione en travesti. Con una parrucca, con un'altra, rossetto, ciglia finte, prima e dopo. E' sempre la stessa persona? E' cambiato qualcosa? Che cosa? Il suo sguardo o il nostro? 




Al piano di sopra veniamo colti un po' alla sprovvista dal tema della morte. Una sedia elettrica riprodotta e colorata in modo da farle perdere quell'aura terribile, che diventa innocua. Una serie di ritratti di delinquenti o presunti tali, "most wanted", teschi, coltelli, corpi offesi, come quello di Warhol che mostra le cicatrici degli interventi necessari dopo aver ricevuto due pallottole che lo hanno quasi ucciso. 



Oggi il teschio è di gran moda, non è più appannaggio dei pirati, ha acquisito una valenza di grintosa rivalsa sulla morte, viene riprodotto con glitter e lustrini. Mi chiedo cosa potesse pensare il cittadino medio di un' opera come questa alla fine degli Anni '60. Un teschio che non ha solo dimensioni ragguardevoli ma ha colori sgargianti e vivi, con le pennellate evidenziate dall'eccesso di tinta. 
Non sapevo che il celeberrimo ritratto di Marilyn Monroe fosse tratto da una foto pubblicitaria di Gene Korman per il film "Niagara", del 1953.


Foto da: adoreclothings.blogspot.it
Certo è che queste serigrafie, quasi infinite, come da una catena di montaggio, con i loro colori vivaci, in combinazioni e con definizioni sempre diverse, fanno in modo che le immagini siano sempre le stesse, ma sempre diverse l'una dall'altra, hanno contribuito a saldarne il mito dell'immaginario collettivo.




Scavalchiamo una Liz Taylor viva e diva, ma malata, quindi attinente alla morte e passiamo, con un collegamento che c'era anche "in vita", alle opere influenzate dalla morte del Presidente USA John F. Kennedy. Che non passano dalle immagini di Kennedy stesso ma da quelle della vedova, Jaqueline. Illustrare il dolore e la morte non mostrando la vittima principale, ma la sua sposa, subito prima della sparatorie e ai funerali, ritratta in nero ma usando solo un colore uniforme, un lavanda o un carta da zucchero. 




Si accede a una sala con una impressionante composizione di serigrafie di Mao Tse-tung, prodotta nel 1972 in occasione della ripresa dei rapporti diplomatici tra Cina e Usa. E' davanti a questa opera, più che di fronte ad altre, che ho capito come il colore e la presenza del nero cambino la percezione del soggetto. In alcuni lo vedo clownesco, in altri sornione. Spesso Warhol ha aggiunto delle pennellate nere attorno alla figura, come a voler scrivere degli ideogrammi.
Nella stessa sala sono presenti sia un altro Kennedy, Edward, che un favoloso Richard Nixon. Sotto l'immagine, dipinta in modo che Nixon sembri il villain, il cattivone di un fumetto, tipo Batman, Warhol scrive: Vote McGovern, il candidato democratico!




Scopriamo che Andy Warhol è venuto più di una volta in Italia. Durante un soggiorno a Napoli viene svegliato da una scossa di terremoto che lo impressiona molto. Da qui la serie "Vesuvio". Che ha una resa tanto fumettistica che ricoda molto il Fujiyama, la cui sagoma è spesso presente nei manga giapponesi. 

La mostra si chiude con alcuni autoritratti. Il volto che si confonde con la propria ombra. L'ultima opera che ricordo è un grande quadro in cui 10 personaggi popolarissimi e rappresentativi della cultura pop (la Mamy di "Via col Vento", Greta Garbo come Mata Hari, Babbo Natale, Topolino, Howdy Doody, la Strega dell'Ovest, Dracula, Superman, lo Zio Sam e lo stesso Warhol) si moltiplicano, cambiano rimanendo uguali. Tranne l'ultimo quadrato in basso a destra, dove l'autoritratto dell'ombra scompare diventando un quadrato di colore uniforme.





La mostra è finita, il corridoio è rivestito da carta da parati con delle mucche gialle su fondo blu e in un paio di bacheche sono esposte riviste, copertine di dischi e altri oggetti di uso comunissimo che riportano le opere di Warhol. 
E' ovvio che non mi intendo di arte, ma mi intendo di emozioni, come tutti. E dall'alto del mio non intendermene, consiglio a tutti una visita.

Organizzata dalla Fondazione Palazzo Blu, in collaborazione con Gamm Giunti, la mostra “Andy Warhol: una storia americana” sarà aperta fino al 2 febbraio.
Lungarno Gambacorti 9, 56125. Tel. 050 220 46 50  info@palazzoblu.it
ORARI (la biglietteria chiude un’ora prima):
Lunedì – venerdì 10.00 – 19.00
Sabato – domenica 10.00 – 20.00
Laboratori didattici : 050 220.46.50 – info@palazzoblu.it
Prenotazioni e visite guidate: numero verde gratuito 800.144.385 o da telefono cellulare 050 891.349
Il biglietto costa al massino 10,00 euro con audioguida e ci sono le solite tariffe ridotte per varie cateorie.

Black Friday a Fucecchio! Venerdì 29 novembre

Manca ormai solo un giorno alla prima edizione fucecchiese del "Black Friday"!
L'espressione, importata direttamente degli USA, si riferisce al giorno dopo il Ringraziamento, quando iniziano ufficialmente le spese pazze per lo shopping natalizio

Foto da: facebook.com

Venerdì 29 novembre
, dalle 19 a mezzanotte, nel 
Centro Commerciale Naturale di Fucecchio:

Piatti tipici Americani
Con un unico buono sarà possibile scegliere tra 9 piatti tipici USA, dall' hot dog al brownie!
Foto da:  draftmag.com
Musica dal vivo 
Spettacolo del gruppo 4Jumps, 10 ballerini che eseguono la country line dance.

Foto da: picstopin.com
Si tratta di un ballo legato al mondo Western, in cui i ballerini si dispongono in linea (line!), formando una griglia quadrata all'interno della quale vengono eseguite le coreografie, una sequenza di passi che si ripete fino alla fine della canzone.
Le musiche sono principalmente, ma non solo, country!

Concerto del coro Insieme per Caso. Si tratterà di un "concerto diffuso", visto che il gruppo, composto da 20 coristi accompagnati da batteria e piano non solo si esibirà in un punto fisso, ma farà piccoli interventi anche lungo il percorso o dentro alcuni negozi!
Il coro, che ha sede nella vicina San Miniato ed è guidato dal Maestro Fabrizio Berni, allieterà la serata con gospel, canti di natale e musica jazz. 

Foto da: insiemepercaso.it
Accensione della luminaria natalizia

Mostra e parata di auto e moto d'epoca americane

Sconti nei negozi aderenti
La musica di Radio Bruno accompagnerà la serata, direttamente dal truck in Piazza Montanelli!
Con tutte queste cosa da fare, come orientarsi? Con le graziose pattinatrici della Stella Rossa di Castelfranco, che offriranno mappe dell’evento per non perdere nemmeno una delle interessanti proposte del Centro Commerciale Naturale di Fucecchio!

giovedì 21 novembre 2013

La pistola a pois e come sembrare appena tornate da Parigi...

Tutto può accadere alla Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato


Ci sono diverse cose prevedibili, tipo inebriarsi, mangiare, bere, spendere, deliziare i sensi, altre un po' meno...
Io per esempio:

  • Ho scoperto che la piccola "betoniera" che usano i rivenditori e fabbricanti di dolci come questo simpatico signore


si chiama "pralinatrice".

  • Mi sono resa conto di quanto fossimo scemi da giovani a non accorgerci di tutta questa bellezza 


mentre andavamo scuola in Piazza del Seminario.

  • Ho apprezzato il marketing casereccio 

  • Ho visto dei cestini di frutta secca davvero carini!


  • Ho sparato con una pistola a pallini (non a pois!) perchè il fucile è troppo pesante per me!

Lo giuuroo che il ragazzo non era veramente preoccupato, come appare in questa foto!



E sono anche riuscita ad abbattere tutti i bersagli!
  • Ho preso un biglietto alla fiera di beneficenza e ho "vinto" un quadretto con la Tour Eiffel, la Senna, il Sacro Cuore e chi più ne ha più ne metta (non credibilissimo, diciamo). 

The Cal Pirelli: Ritorno al Passato

L'attesissimo calendario Pirelli 2014 è firmato da una leggenda, Helmut Newton.
Anche se Newton è morto nel 2004, per festeggiare i 50 anni del celebre  "The Cal", Pirelli ha deciso di recuperare le foto fatte nella primavera del 1985 per il calendario dell'anno successivo, all'epoca giudicate troppo "aggressive". Le foto forono scattate a Montecarlo e in Toscana, nel Chianti, con protagoniste la modella italiana Antonia Dell'Atte, l'inglese Susie Bick e la brasiliana Betty Prado.
Foto: Helmut Newton

"L'Iva la paghiamo noi" Bella iniziativa a Castelfiorentino

L'Associazione del Centro Commerciale Naturale "Tre Piazze" lancia una significativa promozione per sabato 23 novembre. "Meno 22%. L'Iva la paghiamo noi" e i 28 negozi aderenti all'associazione praticheranno, su alcuni prodotti evidenziati, uno sconto straordinario equivalente del 22%!
Foto da: ilgiornaledellebuonenotizie.it
Questi i 28 negozi che hanno aderito all'iniziativa di sabato: Bastianoni, Bellini, Benetton, Bizzeti, Bolero, Cappellini, Cianchi, Da Veronica, Dolce Amaro, Emporio, Graziella, La Futura, Le Civette, Maggiorelli, Marzuoli, Ottavia, Ottica Francesca, Oz, Pasticceria Dei, Prisma, Pucci bimbo, Retrò, Rosetta, Spinelli, Sport Friend, Stone Three, Tato e Tata, Trend.
Inoltre, sono già visitabili gratuitamente due mostre:
All'Oratorio di San Carlo: Marco Borgianni espone "Oltre la forma", collezione di sculture in terracotta, gesso o bronzo patinato, legno lamellare di pioppo, disegni a carboncino e acrilico su tessuto non tessuto (orario: lunedì e venerdì ore 9.00-13.00, martedì e giovedì ore 16.00-19.00, sabato, domenica e festivi ore 10.00-12.00/16.00-19.00, fino al 19 gennaio 2014)
Al Ridotto del Teatro del Popolo: mostra fotografica e documentaria sulla storia del ciclismo castellano dal dopoguerra ad oggi. Ciliegina della mostra: alcune foto inedite su Fausto Coppi e Gino Bartali a Castelfiorentino fra la fine degli anni Trenta e la prima metà degli anni Cinquanta, con la ricostruzione della genealogia di tutta la famiglia Bartali. Infatti, il padre di Ginettaccio, Torello, era nato a Castelfiorentino nel lontano 1885
Foto da: tempi.it

mercoledì 20 novembre 2013

Autunno di Federica Volpi

Autunno

Un mese a Natale o poco di più
è un vago ricordo l'estate che fu
e in questo limbo tra sabbia e neve
si insinua un autunno dal fascino lieve.



Autunno dorato di foglie danzanti
autunno in bilico tra streghe e santi
tra amori nuovi e vecchie coperte
tra fuochi accesi e finestre aperte.
Autunno pigro, autunno goloso
di dolci memorie custode geloso
Autunno di nebbia e fitto mistero
di nostalgia che ubriaca il pensiero.

Federica Volpi

martedì 19 novembre 2013

Alcuni dei formaggi visti a San Miniato (Mostra del Tartufo)

Pecorino stagionato sotto la cenere
Pecorino di Fossa Venturi Sogliano al Robicone
 
Pecorino al tartufo

Pecorino alla Pera
 
Pecorino stagionato Paglia e Fieno

Pecorino rosso di Seggiano

Pecorino al Ginepro

Pecorino stagionato nel Grano


lunedì 18 novembre 2013

Indagine poco scientifica (ma positiva!) sul BookCrossing

Negli ultimi giorni ho dovuto frequentare (ben poco volentieri), l'Ospedale San Giuseppe di Empoli. E' tutto nuovo e moderno, però ho scoperto un angolino arredato con mobili in stile. Pendola, quadro, sedia e soprattutto scrivania. Avvicinandomi, una mattina ho scoperto che si tratta di un "angolo" di bookcrossing, qui chiamato LiberaLibri. Il concetto è molto semplice. Dai nuove possibilità, nuovo pubblico e nuovi lettori a un libro che hai a casa a prendere la polvere! Il primo giorno ho preso 2 romanzi, uno di Sveva Casati Modignani e uno di William Somerset Maugham. Il secondo era prezzato 130 lire scontato!
Allora il giorno dopo ho portato 3 libri, che nel tardo pomeriggio già avevano preso altre strade (che bello!) e guadagnato un Agatha Christie.
Visto che, per fortuna, il giorno successivo poteva essere l'ultimo, ho raccolto 13 libri che sapevo difficilmente avrei riletto. Edizioni tascabili e rilegate, un libro pagato 30.000 lire e uno trovato allegato a una rivista, c'era un po' di tutto. E ho scattato foto per vedere se le mie proposte erano piaciute o meno. Che piacere constatare che ce ne erano sempre meno!
La scrivania come si presentava alle 7:10, prima delle mie aggiunte
La scrivania come si presentava alle 7:12, con i miei libri
La scrivania come si presentava alle 12:49, la maggior parte dei libri che ho portato ha un nuovo padrone!
La scrivania come si presentava alle 14:27. Giuro che la biografia di Spike Lee è interessante!
In ogni caso, se dovete andare in questo ospedale, per un esame o per far visita a un degente, spero che vi ricorderete di portare con voi un testo. Se lo avete amato, darete ad altri la possibilità di goderne, se non vi è piaciuto, troverà magari nuovi estimatori! In ospedale i tempi si dilatano, non si sa mai che era è, alcune ore sembrano minuti, molto più spesso i minuti non passano mai. I pazienti, coloro che li assistono e il personale che leggeranno non saprenno mai chi siete o il motivo per cui avete comprato quel libro, però vi saranno grati! E i più felici sarete voi!

venerdì 8 novembre 2013

Ricetta di stagione: Torta salata alla Zucca

Novembre, cadono le foglie, si addolciscono i colori e spiccano i toni brillanti degli arancioni delle zucche. Ecco un'altra ricetta facile e di sicuro successo, la Torta salata alla Zucca!
Ingredienti:
  • Polpa di zucca circa un chilo
  • 1 confezione di pasta brisée rotonda
  • Ricotta 250 grammi  
  • Provola affumicata a dadini 60 grammi
  • Parmigiano grattugiato 40 grammi
  • Uova 2
  • Sale pizzico
  • Pepe pizzico

Al supermercato ho preso 2 confezioni di zucca già pulite ma con ancora la buccia, quindi il risultato è stato un ripieno un po' sbilanciato a favore della ricotta.


Pulire la zucca togliendo la buccia e gli eventuali filamenti e semi. Tagliarla a pezzi medio piccoli.
Cuocerla in forno a 200° per circa 30 minuti (deve risultate morbida). Il suggerimento per evitare che annerisca è di tappare la pentola con della carta stagnola.


Poi programmate il forno a 180°, tanto il procedimento sarà veloce.
Una volta cotta, passare la zucca con il passaverdure.


Considerate che la polpa darà molta acqua, cercate di eliminarla prima scolando i singoli pezzi quando li metterete nel passaverdure, poi filtrando la purea con un telo, eliminando l'acqua in eccesso. 


Mettete la purea in una bacinella. Aggiungete tutti i formaggi e le uova. Aggiustate di sale e pepe. Mescolate dolcemente il tutto.


Stendate la pasta brisée in una teglia rotonda , versateci il composto e sistemate i bordi della pasta.


Cuocete per circa 30 minuti. La superficie della torta deve essere un ben dorata.

 Buon appetito!