È una roccia reperibile in due varietà:
Alabastro orientale o calcitico (carbonato di calcio)
Alabastro gessoso (solfato di calcio idrato).
Di aspetto cereo, può avere diverse colorazioni, la specie più pregiata è di colore bianco e si trova nelle zone di Pisa e Livorno.
È una pietra tenera, più facile da lavorare del marmo, il che permette di ottenere motivi ornamentali ricchi di dettagli. Ci sono numerose testimonianze di come, già ai tempi degli etruschi fosse impiegato per sarcofaghi, urne cinerarie e contenitori di profumi e unguenti.
Il suo uso poi decadde fino al 1600 quando venne riproposto per realizzare opere sia artistiche che d'arredamento.
Nel secolo successivo, gli abili artigiani si fecero conoscere e la produzione di oggetti in alabastro iniziò la sua ascesa. Basti pensare che nel 1830 a Volterra c'erano circa 60 laboratori che lavoravano a pieno ritmo per esportare i preziosi manufatti nel mondo.
Come altre attività, anche la lavorazione di alabastro ha avuto alti e bassi. al momento il mercato non è così fiorente come tanti anni fa, anche se le poche botteghe artigiane rimaste nel centro storico continuano a produrre oggetti di squisita fattura.
La trasparenza della pietra permette anche la realizzazione di oggetti sorprendenti, addirittura delle lampade con tanto di paralume in alabastro!
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