Cosa è rimasto oggi dell’aspetto che aveva Palazzo Della Volta ? Sicuramente, la facciata non intonacata e la grande porta. Si presume che, dopo essere sorto con la classica combinazione del tempo casa + torre, tipico delle consorterie, dal 1500 al 1700 abbia preso la forma attuale. Il portone così grande è sì segno di fasto ma ci indica anche il prestigio dei suoi abitanti che potevano permettersi carrozze, visto che era grande abbastanza per il loro passaggio.
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Foto da gonews.it |
Sul pavimento della grande sala d’ingresso possiamo vedere delle robuste
grate.
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Una delle grate nell'androne di Palazzo Della Volta |
Queste proteggono l’entrata di grandi buche nel terreno, profonde circa 4 metri e mezzo. Sono scavate a forma di anfora e servivano per conservare il grano. Ai tempi bisognava fare con quello che c’era e una delle difficoltà della vita di tutti i giorni era conservare gli alimenti il più a lungo possibile, visto che i frutti della terra avevano una stagionalità più corta, non c’erano macchinari per lavorare e dissodare il terreno e la deperibilità era un assillo quotidiano. Per non far marcire il grano messo sotto terra, si proteggeva con una corda! La corda veniva a trovarsi tra il grano e il tufo, di cui assorbiva l’umidità.
Come era distribuito l’uso del palazzo? Chi abitava le stanze in alto e cosa succedeva nel sottosuolo?
· Le soffitte erano abitate dalla servitù, essendo più scomode da raggiungere, con i soffitti più bassi e più soggette agli sbalzi di temperatura (afose d’estate e freddissime d’inverno).
· Al primo piano abitava la famiglia (isolata dell’umidità del terreno e meno sottoposta alle variazioni di temperatura.
· Al piano terra c’erano stanze di servizio, magazzini e cucine
· Più sotto le cantine
· Ancora più giù le sottocantine.
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